Cosa è il Gas Radon

Il radon è un gas radioattivo naturale che si forma dal decadimento dell’uranio presente nella crosta terrestre. Inodore, incolore e insapore, è un gas pericoloso poiché può accumularsi negli ambienti chiusi, come case e luoghi di lavoro, senza essere rilevato se non con appositi strumenti di misurazione. Nonostante sia presente in natura, la sua concentrazione può diventare nociva per la salute umana.

 


 

Dove si Trova il Radon?

Il radon si sprigiona principalmente dal suolo e può infiltrarsi nelle abitazioni attraverso fessure nei pavimenti, pareti, tubature o altre aperture. Le aree più soggette a infiltrazioni sono seminterrati e piani inferiori, ma anche i piani superiori possono essere esposti, seppur in misura minore. Il radon può trovarsi anche:

  • Nell’acqua di pozzo: l’acqua estratta dal sottosuolo può contenere radon, che viene rilasciato nell’aria quando l’acqua è utilizzata per cucinare o fare la doccia.
  • Nei materiali da costruzione: alcuni materiali da costruzione, come il tufo o il granito, possono emettere piccole quantità di radon.
  • Negli impianti idrici pubblici: anche se in quantità ridotte rispetto alle altre fonti, l’acqua di rete può contenere tracce di radon.


Presenza del Radon negli Ambienti Quotidiani

Il radon è naturalmente presente nell’aria esterna in concentrazioni generalmente basse e non pericolose. Tuttavia, negli ambienti chiusi può accumularsi e raggiungere livelli elevati, rappresentando un rischio significativo per la salute. Le abitazioni private, così come gli edifici pubblici e i luoghi di lavoro, possono essere particolarmente vulnerabili, soprattutto in zone dove il suolo è ricco di uranio.


Effetti del Radon sulla Salute

L’esposizione prolungata a livelli elevati di radon è considerata una delle principali cause di tumore polmonare, dopo il fumo. Inalare il radon e i suoi prodotti di decadimento radioattivo può danneggiare il tessuto polmonare, aumentando il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il radon è responsabile di circa il 3-14% dei casi di tumore ai polmoni a livello mondiale.

I fumatori o ex fumatori sono particolarmente vulnerabili, poiché l’effetto combinato tra fumo e radon aumenta significativamente il rischio di cancro polmonare rispetto all’esposizione al solo radon.


Valori di Riferimento e Normativa

In Italia, i valori di riferimento per le concentrazioni di radon negli edifici sono stabiliti da normative europee e nazionali. Il Decreto Legislativo 101/2020 fissa i seguenti limiti:

  • 300 Bq/m³ (becquerel per metro cubo) come livello massimo di concentrazione per gli edifici esistenti, residenziali o lavorativi.
  • 200 Bq/m³ per gli edifici di nuova costruzione, è consigliato adottare misure preventive per evitare l’accumulo di radon.

Se durante le misurazioni viene rilevato un livello superiore a 300 Bq/m³, è necessario intraprendere interventi di mitigazione per ridurre le concentrazioni e garantire la sicurezza degli occupanti.


La Normativa Italiana

La legislazione italiana, in linea con la Direttiva Euratom 59/2013, impone alle regioni e alle province autonome di identificare le aree ad alto rischio di radon e di attuare controlli in edifici pubblici e privati. In particolare, il Decreto Legislativo 101/2020 prevede misure di tutela specifiche per i luoghi di lavoro e le abitazioni, indicando le modalità di controllo e gli obblighi dei proprietari e datori di lavoro in caso di superamento dei limiti stabiliti.

 


 

Conclusioni

Il radon rappresenta un rischio invisibile ma reale per la salute. Misurare e monitorare i livelli di radon nelle case e nei luoghi di lavoro è essenziale per garantire un ambiente sicuro. Se hai dubbi sulla presenza di radon nella tua abitazione o nella tua azienda, è consigliabile richiedere un test di misurazione e, se necessario, interventi di mitigazione per ridurre i livelli di gas a valori sicuri.