Radon nei luoghi di lavoro: sanzioni per inadempienza

Sanzioni per inadempienza

Il mancato rispetto degli obblighi di monitoraggio e bonifica del radon nei luoghi di lavoro espone il datore di lavoro a pesanti sanzioni pecuniarie e, nei casi più gravi, a sanzioni penali. Oltre a tutelare la salute di dipendenti e visitatori, l’adeguato controllo del gas radon è quindi fondamentale per evitare arresti, ammende elevate e interdizioni.


Quadro normativo e livelli di riferimento

  • D.Lgs. 31 luglio 2020, n. 101 (attuazione direttiva Euratom 2013/59): livelli di riferimento di 300 Bq/m³; obblighi di indagine e misurazione dei locali a rischio.
  • D.Lgs. 25 novembre 2022, n. 203 (correttivo): chiarimenti su termini e modalità di monitoraggio.
  • D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (Testo Unico Sicurezza): integrazione delle misurazioni nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
  • DPCM 11 gennaio 2024: adozione del Piano Nazionale d’Azione Radon 2023–2032.

Sanzioni penali

  • Omessa misurazione: arresto da 1 a 6 mesi o ammenda da 2.000 € a 15.000 € (art. 17).
  • Inosservanza degli interventi di bonifica: arresto da 6 mesi a 1 anno o ammenda da 5.000 € a 20.000 € (art. 17).
  • Utilizzo di tecnici non qualificati o omissione di valutazioni complete: stesse pene, con aggravanti in caso di recidiva.

Sanzioni amministrative

  • Omessa trasmissione dei dati (artt. 18, 22–23): multa da 2.000 € a 10.000 €.
  • Mancata informazione ai lavoratori (art. 32): multa da 1.500 € a 3.000 €.
  • Difformità nel DVR (omissione delle misure radon): sanzioni variabili in base all’entità della violazione.

Conseguenze accessorie e responsabilità

  • Interdizione dall’attività fino alla regolarizzazione.
  • Azioni civili da parte dei lavoratori per danni alla salute.
  • Responsabilità penale del datore di lavoro e dei dirigenti in caso di negligenza grave.

Come evitare sanzioni

  1. Affidarsi a un servizio specializzato di monitoraggio radon.
  2. Integrare i risultati nel DVR e comunicare tempestivamente agli enti competenti.
  3. Pianificare interventi di mitigazione se i valori superano 300 Bq/m³.

Conclusioni

Garantire il rispetto delle norme sul radon non è solo un dovere verso la salute, ma anche una strategia per evitare costi complessivamente più elevati, tra ammende, spese legali e potenziali fermo attività. Il nostro team di esperti supporta le aziende in ogni fase:

  • Indagine preliminare e mappatura del rischio
  • Monitoraggio continuativo su misura
  • Progettazione e attuazione di interventi di risanamento

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